lunedì 21 febbraio 2011
Un menu domenicale: Cavatelli al ragù di seppia
Ieri era domenica e il pranzo luculliano che abbiamo fatto ce lo ricordava ad ogni boccone! :)
Finalmente avevo comprato del pesce (era un po' che non mangiavo pesce..) e con Vale e Marius invitati a pranzo, avevo la mia buona occasione per preparare un menu un po' più particolare del solito.
Vale mi aveva annunciato che mangia la seppia solo se non la riconosce nel piatto, per cui già da sabato stavo allenando la mente a ragionare in termini di polpettine di seppia, ma poi all'ultimo momento sono stata colta da un attacco di pigrizia assoluta (mi prende sempre davanti a delle polpettine da arrotondare...) e ho optato per un ragù di seppia.
Impressionante il risultato! Un sugo denso, quasi cremoso, ma profumatissimo e con una presenza forte ed omogenea del buon sapore della seppia! Una rivelazione!
Sì, lo so, non è che ci volesse poi molto, direte voi, ma per me che ho spesso litigato con sughi di pesce dove il pesce, sebbene a pezzi, scompariva quasi del tutto nel sapore, quella di ieri è stata una vera scoperta!
Ma ovviamente un pranzo domenicale che si rispetti, non può fermarsi al primo! E così mi sono attrezzata per pulire le alici e trasformarle velocemente nel ripieno di alcuni pomodori, insieme al cous cous (Li troverete senz'altro nel prossimo post.. ;)
E il contorno?? La fantasia (e le materie prime) iniziava ad avere qualche tentennamento per cui ho pensato di riprovare le polpettina di carote di cui ho parlato qui speziandole un po' con della noce moscata e mettendole in forno anzicchè nell'olio della padella. Molto, ma molto meglio!
Perfetto! A questo punto mancava solo il pane. E' vero, a tavola c'era già la pasta, per cui la nostra bella dose di carboidrati era già a nostra disposizione, ma io sono calabrese, non ce lo dimentichiamo! Non esiste pranzo senza il pane! (Poi che io sia a dieta causa matrimonio moooolto imminente, è un dettaglio che di domenica può essere saltuarimanete trascurato...)
Ho sbirciato del mio quadernino dei "to do" di recente realizzazione (cartaceo, tangibile e portatile, come piace a me!) e ho recuperato la ricettina del pane svedese di cui parla Chiara (del blog Chi ha rubato le crostate?), anche se ho dovuto apportare qualche modifica alla ricetta originale (che trovate qui) per mancanza di ingredienti. La farina integrale, ad esempio, ha lasciato il posto alla farina di grano duro, ma per il resto ho cercato di restare fedele alle indicazioni. Unico consiglio che mi sento di darvi, attenti alla cottura. Meglio a fuoco basso e con coperchio, per non carbonizzare l'esterno come è capitato a me con i primi tentativi! :)
Alla fine di questo pranzo eravamo un tantino pieni...ma per fortuna esiste la grappa, e la sera siamo riusciti anche a cenare! ;)
Cavatelli con ragù di seppia (per 4 persone)
Premessa: i cavatelli sono una pasta fresca che si fanno dalle mie parti. Hanno più o meno la forma degli gnocchi di patate, ma sono fatti di sola acqua e farina. Avendo imparato a farli in casa, riesco a capire la giusta consistenza al tatto e non sono in grado di quantificare le porzioni in grammi, per cui andate un po' ad occhio anche voi...Tenete presente che le mie mani sono piuttosto grandi! ;)
Per i cavatelli
6 pugni di farina 00
2 pugni di farina di grano duro
acqua calda
Per il ragù
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
2 seppie di medie dimension con il relativo sacchettino contenente il nero
circa 300 ml di sugo
1 spicchio d'aglio
1/2 cucchiaino di semi di finocchio
sale
un pizzico di zucchero
1 bicchiere d'acqua
Iniziate impastando la pasta creando una fontana di farina su una spianatoia (possibilmente di legno) e procedete aggiungendo acqua calda un po' alla volta iniziando ad impastare prima con un cucchiaio di legno (per non bruciarvi a causa del calore dell'acqua), poi procedendo con le mani.
Una volta formata una palla, copritela con una ciotola e lasciatela riposare qualche minuto.
Nel frattempo fate cuocere la seppia con il cucchiaio di olio e lo spicchio d'aglio in una padella coprendo con un coperchio per una decina di minuti. A questo punto, dopo aver fatto raffreddare un po', passatela al mixer e versatela in un pentolino con il sugo, 1 bicchiere d'acqua, un presa di sale e un pizzico di zucchero. Salate e lasciate cuocere finchè il sugo non si sarà addensato.
Tornate alla pasta, tirate dei filoncini dal diametro di circa 1 cm e tagliateli a tocchetti lunghi più o meno 2 o 3 cm. Incavate ogni tocchetto di pasta con le dite in modo da conferire la tipica forma degli gnocchi.
Cuoceteli in acqua bollente salata a cui avrete aggiunto un cucchiaino di olio per evitare che in cottura la pasta si attacchi.
Scolate, condite e servite! ;)
Continua...
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che bella ricetta originale! molto attiroso questo ragù! Ci siamo anche noi tra i tuoi sostenitori! A presto, Giorgia & Cyril
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