lunedì 8 agosto 2016

Torta rustica radicchio, formaggio e pere


Allora: è buona! Ma buona buona del tipo che dopo averla fatta l'ho replicata altre 3 volte nel giro di qualche giorno (fino allo sguardo minaccioso di mio marito che non ne poteva proprio più!)

Facile, stra facile. Altro ottimo motivo per replicarla no stop.

Carina. Sì, dai, è carina, con tutte quelle montagnette golose, no?

Pratica. Sì, perché le montagnette sono funzionali al taglio porzionato della torta. Ovviamente potete anche farla con il metodo classico (e quindi niente montagnette, solo rota farcita e buonanotte!) ma così mi è sembrata più originale, voi che dite?

Torta rustica radicchio, formaggio e pere

2 rotoli di pasta sfoglia
1/2 cespo di radicchio rosso
1 pera (kaiser o abate o quella che preferite)
1/2 scamorza affumicata
1 cucchiaio di olio EVO

Predisporre un rotolo di pasta sfoglia su di una teglia da crostata. Intanto tagliare e lavare il radicchio e metterlo ad appassire in padella con il cucchiaio d'olio e un po' di sale. Una volta pronto, toglietelo dal fuoco e mettetelo a scolare su di un colino in modo che non sia eccessivamente umido nel momento in cui bisogna metterlo sulla sfoglia.
Tagliare la scamorza e la pera sbucciata a cubetti piccoli.
Disporre dei mucchietti di farcitura sulla sfoglia cercando di distanziarli circa un cm uno dall'altro, poi coprire con l'altro disco di pasta cercando di far aderire la pasta tra un mucchietto e l'altro.
Infornare a 180 gradi per circa 10/15 minuti.
Ottima anche fredda!


venerdì 5 agosto 2016

Tortine morbide al cacao e nutella




Mai promettere a dei colleghi qualcosa e poi ritardare nel mantenere la promessa. Specie se parliamo di generi commestibili! :)
Queste tortine infatti nascono per "mettere 'na pezza" ad una mia gaffe ("tranquilli, domani porto le friselle e facciamo pranzo con friselle e pomodori!", salvo poi accorgermi piuttosto tardi che le mie belle friselle erano rimaste sul tavolo della cucina dei miei genitori a circa 1000 km di distanza...dettagli!)
Beh, non potevo cavarmela con un banale "ops, sorry!" e perciò ieri sera mi sono industriata per preparare qualcosa di goloso che potesse compensare. 
E con il cioccolato non si sbaglia mai no? :)

Tortine morbide al cacao e nutella

170 gr di farina 00
100 gr di zucchero semolato (se volete un effetto più grezzo sostituite una parte dello zucchero semolato con quelli di canna)
70 gr di cacao amaro 
1 bustina di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato 
1 cucchiaino di aceto bianco (io ho usato quello di mele)
Un pizzico di sale
250ml di latte
60 gr di olio di mais
Un po' di zucchero di canna (per la superficie)
Nutella 

Partite unendo in una ciotola tutti gli ingredienti secchi lasciando fuori solo lo zucchero di canna perché serve alla fine per spolverare.
Aggiungete l'aceto per aiutare l'impasto ad incorporare aria, poi a seguire inserite il latte e l'olio.
Amalgamate per bene ma senza lavorare  troppo l'impasto e distribuitelo nei pirottini riempiendoli per i 2/3.
Al centro di ogni pirottino adagiate un mezzo cucchiaino di nutella e ricoprite con un altro po' di impasto.
Cospargete le tortine con lo zucchero di canna ed infornatele in forno già caldo per una quindicina di minuti.
Fate la prova dello stecchino e se ne esce asciutto, le vostre tortine sono pronte!


lunedì 27 giugno 2016

Pasta fredda con pomodorini, fagiolini e pesto di erbette


Estate, sole, caldo e quasi mare! (yeeeeey!)
In questi giorni, dato il pochissimo tempo a disposizione (sì lo so, lo dico sempre..che noiosa!) sto iniziando per tempo a fare le valigie e quest'anno non è cosa di poco conto! Ho da preparare vestiti, accessori, suppellettili per 4. E non vogliamo mettere in conto tutti i giochini che il quasi quattrenne vorrà portare con sè?!
Ecco, potete quindi immaginare che, spalmando un'attività di questo genere su 4 giorni lavorativi, in giro per casa ci sia il delirio!

Ecco perchè diventa FONDAMENTALE ottimizzare nelle altre aree della casa e, in particolare, passare in cucina il meno tempo possibile. Se poi si riesce anche a mangiare qualcosa di buono e approfittarne per consumare gli avanzi in frigo, tanto meglio, no?!

Questa pasta è stata un'illuminazione derivante da un mantra di un paio di giorni del tipo "che ci faccio co' ste erbette? che ci faccio co' ste erbette? che ci faccio co' ste erbette?"
Ed ecco che ci ho fatto! Un bel pesto da mangiare freddo che sarebbe stato perfetto anche sul pesce (che ne so, merluzzo in umido o salmone alla griglia ad esempio!) :)

Pasta fredda con pomodorini, fagiolini e pesto di erbette

Erbette fresche pulite e lavate
7/8 pomodorini
una decina di fagiolini
2 acciughe sottolio
1 spicchio d'aglio
sale
olio E.v.o.
succo di 1/2 limone
Pasta (rigatoni o penne rigate vanno benissimo)

Per prima cosa lavate e lessate i fagiolini (io normalmente li cuocio a vapore), poi tagliateli a pezzetti di un paio di cm di lunghezza e metteteli da parte in una ciotola capiente. Lavate e tagliate i pomodorini, e aggiungeteli alla ciotola con i fagiolini. Cuocete la pasta lasciandola un po' al dente, scolatela passandola velocemente sotto l'acqua fretta per bloccare la cottura, e lasciatela da parte per farla scolare per bene. Nel frattempo, in un bicchiere da mixer, frullate le erbette precedentemente bollite, le acciughe, 3 cucchiai di olio extravergine di oliva e lo spicchio d'aglio a pezzetti.
Aggiungete la pasta nella ciotola con i pomodorini e i fagiolini e condite con 3 cucchiai abbondanti di pesto. Unite un ciuffetto di basilico per dare profumo e servite.

lunedì 30 maggio 2016

Un panino svuota frigo per Acetaia Guerzoni

 

Ero indecisa. Su tutti i fronti.
Faccio un panino partendo da quello che ho in frigo o compro quello che mi serve ad hoc? Che ci abbino? Cosa starebbe bene con l'aceto? Andiamo sul classico o ci sbizzarriamo un po'? E se poi viene fuori una schifezza?
Dilemmi di una food blogger! :)

Facciamo un passo indietro: qualche settimana fa mi è arrivata una mail dove mi si proponeva di partecipare ad un contest con sponsor, Acetaia Guerzoni appunto.
Lo ammetto, non conoscevo questa marca prima di allora, ma a me i contest, sponsorizzati e non, mi divertono un sacco, per cui mi sono detta "ma sì, troverò un momento per fare un panino!"

Più facile a dirsi che a farsi! Sopratutto perchè non mi capita di frequente di preparare un panino per cena per cui ero sempre con il frigo pieno di begli ingredienti, ma mai un momento utile per fare sto panino!

Poi l'illuminazione (e la scelta, rispetto i dilemmi di cui sopra!)
Ore 7.30 del mattino. Sveglia già da un po' (quando in giro per casa ci sono dei marmocchi come i miei l'orario della sveglia non la decidi certo tu!), ancora in pigiama, stavo finendo di preparare il pranzo da portare in ufficio. Apro il frigo. Eccolo lì! Mi si materializza in mente guardando proprio quello che avevo in frigo: una ciotola con dei fagiolini al vapore pronti per la cena, un vasetto di pesto usato per metà dal marito a pranzo, un tocco di grana stagionato 30 mesi del piccolo uomo di casa, un angolo di caprino, quello che il grande non ha voluto mangiare la sera prima perchè "no, basta mamma, sto a posto così".


E allora voilà, ecco a voi il mio bel panino (in versione tramezzino!) svuotafrigo che mi sono fatta fuori a metà mattina tra una mail e l'altra! Notevole per una pausa! :)

Un panino svuota frigo per Acetaia Guerzoni

2 fette di pane in cassetta
4 o 5 fagiolini già cotti
1 cucchiaino di formaggio caprino (il mio era di latte vaccino) spalmabile
4 o 5 scaglie di grana
1 cucchiaio di pesto
qualche goccia di crema con aceto balsamico Acetaia Guerzoni

Per prima cosa tostate il pane, poi spalmate il pesto su una delle due fette e aggiungete le scaglie di grana e i fagiolini. Fateci cadere sopra qualche goccia di crema con aceto balsamico Acetaia Guerzoni.
Spalmare il caprino sull'altra fetta di pane e utilizzarla per chiudere il tramezzino. Potete tagliarlo a metà utilizzando un coltello seghettato e fermare ogni triangolo con uno stizzicadenti ben affondato nel pane.


PS: E siccome sono buona, vi faccio un regalo! :)
Ecco a voi il codice sconto che potete utilizzare sull'eshop di Acetaia Guerzoni all'indirizzo www.guerzoni.com/shop :

C O D I C E  S C O N T O

 

CONTEST2016



venerdì 29 aprile 2016

Polipo alla griglia e olive taggiasche


Non dovrei scrivere oggi probabilmente. Pioviggina, fa freddo nonostante sia aprile e ci sono un paio di cosucce che mi infastidiscono.
Non dovrei scrivere per non sembrare negativa, per non scadere nella polemica o nel borbottìo.

Ma scrivere è l'unico modo che ho per incanalare l'energia negativa che mi porterebbe a discutere, litigare, polemizzare, offendermi, urlare e magari piangere. 
In questo modo invece va tutta nelle dita che più velocemente del solito scorrono sulla tastiera premendo ogni tasto con vigore cercando, ad ogni "tic" di far uscire tutta la frustrazione.
Quella di sapere che l'energia che hai, quella positiva, quella che costruisce e genera, è lì a far niente, lasciata sola e abbandonata a macerare con il rischio sempre più reale di vederla sfumare con il passare del tempo
E' lì, silenziosa e in attesa di poter essere utilizzata senza ogni volta scontrarsi con le ambizioni e gli egoismi altrui, quelli che calpestano i tuoi buoni propositi di mettercela tutta, di resistere e persistere nella visione positiva e propositiva.
Aspetta di poter emergere, di poter dimostrare il vero valore, quello di cuore che ti fa ancora rabbrividire e meravigliare davanti alle ottusità di chi pensa solo a sè e ai suoi singoli interessi.
Sta lì, e si affievolisce piano piano, scende sempre più in basso, nel buco nero della rassegnazione da cui è sempre più complicato farla emergere. 
La paura è di vederla svanire per non tornare più.
E allora sarà troppo tardi. Troppo, troppo tardi. 
Che amarezza.

Polipo alla griglia con olive Taggiasche e zenzero

1 polipo 
3 cucchiai di olio Evo
sensero da grattugiare
olive taggiasche

Cuocere il polipo in pentola a pressione per circa 40 minuti e lasciarlo raffreddare nella sua acqua di cottura. 
Privarlo della pelle, tagliarlo grossolanamente e passarlo su una piastra già ben calda lasciandolo grigliare un paio di minuti per lato.

Tagliarlo a pezzi più piccoli, metterlo in una ciotola e condirlo con l'olio, lo zenzero grattuggiato ed una manciata di olive. A piacere si può aggiungere una spruzzata di limone.

Servire tiepido o freddo.


mercoledì 9 marzo 2016

Crostata di grano saraceno con farcitura alla crema di marroni

Mamma mia quanti spunti oggi!
Sono tutta un friccichìo di idee e mi verrebbe una gran voglia di mettere in pausa il mondo per poter metterne in pratica qualcuna!
Non sto a dilungarmi sui dettagli (anche un po' per scaramanzia, eheh!), vi basti sapere che qualcosa bolle in pentola!
Non conosco i "tempi di cottura" (per rimanere in tema), ahimè. Io sono del tipo tutto-e-subito e non vi dico che fatica pazientare, valutare, leggere, studiare, ipotizzare...prima di poter agire!
Però oggi più del solito avevo voglia di condividere un po' di questa energia potenziale che mi sento addosso, che mi fa altalenare tra isole di pensiero positivo e limbo di "non ce la farò mai!"
Non so come andrà, se il tutto prenderà piede e se ne sarò felice, ma la mia parola guida per questo 2016 è Possibilità, per cui mi concedo la Possibilità di aprire delle nuove Possibilità (voluto il gioco di parole)
Io sono sempre più convinta che sia necessario dare respiro a chi veramente siamo e a ciò che siamo chiamati ad essere. E' fondamentale almeno provarci. 
E' un salto bendata da una rupe, ma se funziona, subito sotto potrebbe esserci un'enorme aquila pronta ad afferrarmi e farmi volare in alto e molto, molto lontano. 



Un dolce insolito oggi, che ha raccolto pareri discordanti. Io l'ho a-do-ra-to! 
E dato che oggi va così, un po' controcorrente, la ricetta ve la lascio in versione self-service: la farcitura è una crema di marroni fatta in casa (ma si vende anche la supermercato) che ho acquistato in un mercatino missionario in oratorio, mentre la ricetta della frolla la trovate su questo altro post.


lunedì 7 marzo 2016

Crostoni di polenta al ragu e involtini di verza allo zenzero


Oggi fa proprio freddo e Lorenzo, andando a scuola, ha esordito: "mamma, ma quando ci mette ad arrivare la neve?!"
Io sono indecisa se sperare nella coltre bianca o no. Da un lato il monocromatico bianco ripulisce simbolicamente il grigiume (diciamolo) di questa città e risveglia il bimbo che è in noi, quello che inizierebbe a saltellare sul marciapiede per il solo gusto di lasciare qualche impronta.
Dall'altra parte però, l'adulto (un po' imbruttito) che è in me pensa subito a freddo, silenzio, rischio di scivolare, macchina congelata...seccatura insomma!
Bisognerebbe dare, forse, un po' più spazio alle voglie da bambini che circolano ancora nel nostro inconscio, si vivrebbe più speranzosi, con gli occhi sgranati e la certezza che, se nevica, ci piace di sicuro!

Crostoni di polenta al ragu e involtini di verza allo zenzero 


1 confezione di polenta da affettare
200 gr di polpa di pomodoro
200 gr di carne trita
1 scalogno
1 cucchiaio di olio Evo
1 bicchiere di vino bianco
un pizzico di paprika dolce
Sale
Provolone grattugiato
1 cespo di verza
1 radice di zenzero


Iniziate a preparare il ragu mettendo il cucchiaio d'olio in una padella dai bordi alti, aggiungete lo scalogno tritato e fate soffriggere leggermente, poi aggiungete la carne trita. Salate. Non appena la carne sarà ben rosolata, aggiungete il bicchiere di vino bianco e lasciare sfumare. Quando il vino sarà completamente evaporato, togliete dal fuoco metà della carne trita prima di aggiungere all'altra metà la polpa di pomodoro, la paprika e un mezzo bicchiere d'acqua. Lasciate cuocere fino ad ottenere un sugo piuttosto asciutto, e aggiustate di sale.
A questo punto tagliate la polenta a fette alte circa 1 cm, disponetele su una teglia rivestita di carta forno e ricoprite ogni fetta con un paio di cucchiai di ragu. Per completare, grattugiate su ogni fetta un po' di provolone e infornate a 180 gradi per una decina di minuti.

Nel frattempo sbollentate per qualche minuto e in abbondante acqua le foglie più esterne della verza, riempitele con la carne trita che avete tolto dal fuoco e messo da parte, aggiungete lo zenzero grattugiato e ripiegatele come fossero tanti saccottini.
Disponeteli su una teglia, cospargete con un filo d'olio e infornate insieme ai crostoni (180 gradi per 10 minuti).



mercoledì 2 marzo 2016

C'era una volta una torta che diventò un muffin


Questo muffin non era un muffin.
Nel senso che non era stato pensato come muffin nella ricetta originale, ma come torta di farro all'ananas.

Un po' diverso eh? Sì, lo so, ho l'abitudine di prendere spunto da ricettine che mi piacciono, ma poi quando vado a realizzarle mi ritrovo tra le mani una cosa completamente diversa.

Un po' perchè quasi mai mi capita di fare la spesa in base alla ricetta, ma parto da quello che ho in casa e quindi è davvero molto difficile che le mie materie prime coincidano in numero, tipologia e quantità con gli ingredienti necessari. Un po' perchè mi lascio ispirare da quello che mi va in quel momento o da quello che secondo me si abbina meglio, quindi, magari, una torta all'ananas sarà più facilmente interessante nel periodo estivo, quando c'è tanta voglia di freschezza e questo frutto regna abbastanza sovrano nel mio frigo.

E quindi cos'è diventata questa torta? Un ottimo muffin (ma anche un tortino in realtà!) rustico con yogurt ai cereali e farina di grano saraceno.

Tra l'altro, io sono appena rientrata a lavoro dopo un periodo di maternità per il mio zenzerino numero due, e fare un dolce così trasformato e inaspettato mi è sembrato azzeccato con il contesto! :)

Muffin rustico con yogurt ai cereali e grano saraceno

NB: il vasetto dello yogurt è utilizzato come unità di misura.


2 vasetti di yogurt ai cereali
2 uova
1 vasetto di olio di mais
1 vasetto di zucchero
3 vasetti di farina (di cui 2 di farina 00 e 1 di farina di grano saraceno)
1 bustina di lievito per dolci
2 cucchiai di latte
zucchero di canna q.b.

In una ciotola versare lo yogurt e aggiungere le uova, l'olio, il latte e lo zucchero. Mescolare brevemente per far amalgamare tutti gli ingredienti, poi aggiungere la farina e il lievito e amalgamare bene.
Dividere il composto nei pirottini da muffin riempiendoli per i 2/3 e spolverizzare ogni muffin con un cucchiaino di zucchero di canna. Infornare a 180 gradi in forno già caldo per circa 30/35 minuti.


mercoledì 3 febbraio 2016

Crostata integrale con marmellata all'arancia

Un post un po' sottotono oggi.
Grigio e pioggia oggi non aiutano e ammazzano l'energia. Idem per la nottata quasi interamente insonne.
C'è stranamente silenzio in casa (l'aquilotto ronfa..) e, nonostante avrei mille cose da fare, sono inchiodata qui, sul mio divano. Ho sonno e non ho voglia di fare nulla. Per cui scrivo cercando di concentrarmi sul ticchettio delle dita sulla tastiera. E' un suono che mi rilassa ed è in perfetta sintonia con la pioggerellina sottile che si intravede al di là delle tende.
Un'atmosfera cupa, invernale e quasi ovattata che si abbina a pensieri sparsi e quanto mai confusi. 
Progetti, idee, dubbi, che ronzano tutti in modo scomposto, quasi a voler contribuire al mio torpore.

Non è la giornata giusta per fare chiarezza, mi pare evidente, e anche la ricetta di oggi inevitabilmente ne risente. 
Una crostata, dolce e rustica con note acidule date dalla confettura di agrumi. 
Niente descrizione. La base è la stessa utilizzata per le mie crostatine al mascarpone e marroni, l'interno è un'ottima marmellata di arance home made (non da me, l'ho acquistata ad un mercatino in oratorio da una signora che di marmellate se ne intende!)
Una ricetta non ricetta quindi. Un'idea, un po' svogliata, di una torta fatta qualche tempo fa e che ora, come sempre, non disdegnerei affatto.

giovedì 28 gennaio 2016

Vellutata di carote zucchine e patate con crumble di pane e speck


Da queste  parti sono riapparsi barattolini di varia misura per congelare il brodo, omogenizzati e cucchiaini plasticosi. Ci siamo. Si avvicina il momento dello svezzamento del secondo Zenzerino in famiglia. :)
Nonostante debba ancora compiere il quinto mese, esigenze di copione (vedi: rientro al lavoro) impongono un leggero anticipo sui tempi di introduzione dei vari alimenti. Abbiamo già approcciato mela e pera, non senza difficoltà a dire il vero..

Mentre lo Zenzerino numero uno, infatti, buttava giù i suoi primi cucchiaini di frutta come se non avesse aspettato altro dalla nascita, qui siamo ai livelli di mezzo cucchiaino alla volta seguito da smorfie e spernacchi che sottolineano un'indignazione per avergli proposto qualcosa di diverso dalla sua amata tetta! :)

Così, per non scoraggiarmi (e anche perchè sono in una fase di super organizzazione della mia vita!) mi sono portata avanti preparando vasetti e vasetti di brodo base per la pappa.
Ovviamente nella prima fase si realizza un brodo semplice, che non prevede altro che l'acqua di cottura delle verdure. "E di queste poverelle lesse e senza sale ora che ci faccio?" mi sono chiesta guardando sconfortata le zucchine, le carote e le patate che mollemente soggiornavano sul fondo della pentola.

Mangiarle così, per così dire "nature", non se ne parlava nemmeno. Troppo tristi.
Così le ho frullate, salate, ingentilite con qualche spezia, e decorate con una panure (anche se crumble fa più figo!) gustosa.
Et voilà! Un piatto da gourmet! :)

Vellutata di carote zucchine e patate con crumble di pane e speck

2 zucchine
2 patate piccole
2 carote
5 cucchiai di panna da cucina (io ho usato la panna di soia per limitare i danni..)
un pizzico di curcuma
un pizzico di coriandolo macinato
un pizzico di curry
sale
mollica di pane
2 fettine di speck

Mettete a bollire le verdure in acqua fredda. Una volta pronte, toglietele dal fuoco e frullatele con il minipimer e aggiustate di sale. Aggiungete le spezie (che in realtà possono variare in base ai gusti e alle disponibilità..) e la panna. Mescolate e fate cuocere altri 30 secondi, giusto il tempo che anche la panna prenda la temperatura della vellutata. 
A parte, in una pentola antiaderente, mettete a tostare la mollica di pane con lo speck tagliato a striscioline.
Servite la zuppa calda con una manciata di pane e speck spolverata in superficie. 



giovedì 21 gennaio 2016

Bucatini con sugo di peperoni agro

La presentazione di questo piatto lascia a desiderare, lo so. E io continuo a giustificarmi per l'aspetto terribile delle mie foto, so anche questo.
E' che mi sento in colpa perchè fare belle foto non è solo un modo per mettersi in mostra nell'affollato mondo del food, ma serve a rendere giustizia ad un buon piatto, perchè chi legge possa avere la percezione di aver assaggiato quello che tu, a casa tua, hai preparato.
E' un modo per condividere.
Ecco, nel mio caso bisogna spesso lavorare di immaginazione perchè credo che, in ogni caso, sia meglio una foto che di stilistico non ha nulla, piuttosto che affidare tutto solo al testo.

Beh, comunque questo piatto era davvero notevole nonostante l'estrema semplicità di preparazione.
E' uno di quei primi che conciliano con il mondo, quasi un confort food. Almeno per me! ;)

Bucatini con sugo di peperoni agro
(per 2)

160 gr di bucatini
1 peperone rosso
2 cucchiai di aceto rosso
1/2 cucchiaio di zucchero di canna
1 cucchiaio di olio extravergine di oliva
polpa di pomodoro

Per prima cosa lavate il peperone e tagliatelo a quadretti privandolo del picciolo e dei semini interni. In una padella mettete a scaldare il cucchiaio di olio con un  cucchiaio di acqua. Mettete i peperoni, salate, aggiungete l'aceto e lo zucchero e coprite. Fate cuocere una ventina di minuti girando di tanto in tanto. 
Cuocete i bucatini un una capiente pentola con acqua bollente, salate, e una volta cotti, aggiungeteli brevemente ai peperoni.

Servite, se volete, con del peperoncino.

martedì 12 gennaio 2016

Crostatine alla crema di marroni e mascarpone


Buongiorno!! Oggi viene proprio voglia di sorridere! sì, il sole mi fa questo effetto, sopratutto se dopo giorni e giorni di nebbia incessante e inclemente.
Oggi no, oggi c'è un bel sole e un gran cielo azzurro! Ci sono anche 2 gradi, ma che importa?! 
Sono appena rientrata da una passeggiata mattutina durante la quale mi sono soffermata qualche minuto su una panchina soleggiata in cascina grande, qui a Rozzano. Si stava benissimo!!!!

Ma non temete, non è solo del meteo che voglio scrivere oggi. Ho delle ottime crostatine da proporvi in versione non proprio light (ma "lightizzabili"! Eheh! :) che ho preparato un paio di sere fa.

La prendo alla lontana: durante le passate festività una sera mio papà è rientrato in casa tutto tronfio con un vassoietto di enooormi marron glacée in mano, convinto e sicuro che io li adorassi. In realtà è parzialmente vero perchè adoro le castagne, ma i marron glacée sono davvero troppo dolci per i miei gusti. Così con mia mamma abbiamo pensato ad un modo di utilizzare quel concentrato di zucchero in modo creativo e gustoso e la soluzione che ci è sembrata la migliore è stata quella di sbriciolarli nella ricotta e farci una crostata.

Altro regalo natalizio: crema spalmabile di marroni infornati e cioccolato fondente. Mi si sono illuminati gli occhi quando l'ho ricevuta. Poi l'ho assaggiata e il sapore non era all'altezza delle mie aspettative.. cioè, buona, ma davvero poco poco zuccherata. 

Perciò, facendo uno più uno, (e unendo qualche cosa in più qua e là), sono nate queste crostatine che, a me, sono piaciute tanto! :)

Crostatine alla crema di marroni e mascarpone

Per la frolla:
200 gr di farina 00
100 gr di farina di grano saraceno
70 gr di olio di mais
100 gr di zucchero
1 uovo
1/2 bustina di lievito

Per la farcia:
250 gr di ricotta
70 gr di zucchero (40 gr se usate i marron glacée)
2 cucchiai di mascarpone
4 cucchiai di crema di marroni (o 6 marron glacée schiacciati o sbriciolati)
2 cucchiaini di cacao amaro

Iniziate impastando tutti gli ingredienti della frolla, impastate per bene e mettete il panetto ottenuto in frigo per almeno mezz'ora.

Intanto, in una ciotola, lavorate la ricotta con gli altri ingredienti. Assagiate e regolate di zucchero o di cacao in base al gusto che volete raggiungere.

Prelevate dal frigo la frolla, stendetela e ricavatene dei cerchi di circa 10 cm di diametro.
Mettete al centro di ogni cerchio un cucchiaio dell'impasto di ricotta e coprite con un altro disco di pasta inciso in superficie.
Infornate a 180 gradi per una ventina di minuti in forno preriscaldato.