sabato 29 gennaio 2011

Onigiri fai da te e ricetta self service :)


Stamattina mi sento un po' zen e un po' fashion! Se devo dire la verità, sarei rimasta molto volentieri a poltrire nel letto per un altro bel po', ma il dovere mi chiama, ho un parrucchiere che mi aspetta!
Sì, perchè da giugno, dopo quel taglio super corto che mi piaceva un sacco, non li ho più toccati. Tutti continuano a ripetermi di lasciarli crescere ancora un po', che poi c'è il matrimonio ed è più delicata una sposa con i capelli lunghi e ben acconciati... Io non sono d'accordo. Vuoi mettere una sposa giovane e sbarazzina con un bel taglio corto (e comodo!!!), magari con un bel fiore in testa? Vabbè, comunque il punto è un altro: i miei capelli hanno deciso di crescere sparando in direzioni opposte e contrarie e io non posso più andare in giro così. Per cui, Gioacchino, sto arrivando!

Detto questo però, resta il fatto che oggi è anche una giornata in cui avrei voluto fare 2 milioni di cose, ma dovrò probabilmente rinunciare a qualcosa. Per cui per consolarmi in anticipo, posto una ricetta (pardon, solo il link alla ricetta) che ho fatto un po' di tempo fa e mi ero letteralmente dimenticata di pubblicare.
Non scrivo la ricetta solo perchè l'ho seguita passo passo, inventando sul momento solo il ripieno che era un composto di tonno e philadelphia.
La soddisfazione è stata grande, la bontà pure! :)

mercoledì 26 gennaio 2011

Cubetti di brodo pronti all'uso



Odio aprire il mio blog e vedere per giorni la stessa immagine. Nessun auto-cambiamento o auto-aggiornamento. Pensate che bello se si potessero aggiornare i blog con il pensiero (e mica solo i blog!)
Beh, comunque non si può, per cui nonostante siano le 22.30 e i miei occhi facciano le bizze (mi sono svegliata prestissimo stamattina!), ho deciso di regalarmi un'altra immagine da guardare nei prossimi giorni.

E' una ricetta vecchia, lo ammetto, che è rimasta a stagionare nella mia mente per quasi 3 settimane, ma è un sempreverde dell'inverno (per cui, no problem, siete in tempo! :) : il brodo!
Sì, perchè non so come mai, ma da qualche anno a questa parte (forse da quando mia mamma mi ha preparato dei fantastici tagliolini in brodo la mattina di capodanno...) la mia mente ha deciso e stabilito (assolutamente senza nessun fondamento riscontrabile nella tradizione di famiglia!) che il primo dell'anno BISOGNA mangiare tagliolini in brodo.
Bene. Quest'anno non li abbiamo mangiati. Dramma!!!
Fingendo un disinteresse da Oscar, ho iniziato a "pianificare" mentalmente il mio piatto di tagliolini in brodo (ovviamente parliamo di tagliolini fatti a mano, possibilmente tagliati a coltello, e brodo di carne mista di manzo e gallina, mica dado!) Così alla prima occasione ho tirato fuori dal congelatore la carne che avevamo comprato per Capodanno ma che poi era miseramente finita al freddo, e mi sono attrezzata per la "vendetta"!

Sono venuti dei tagliolini fantastici, ma ero così presa dal raggiungimento del mio obiettivo che non ho prove documentabili del piatto...
In compenso, però, con il brodo avanzato....

Cubetti di brodo pronti all'uso

1/2 gallina
200 gr di manzo per lesso
1/2 cipolla
2 patate
prezzemolo
sale

Dopo aver pulito le verdure, le ho messe intere in una pentola con dell'acqua fredda insieme ai pezzi più ossuti della gallina e quelli più grassi del manzo. Ho fatto cuocere a fuoco moderato fino a bollore e ho aggiunto la carne restante, il sale e il prezzemolo.
Questo procedimento permette di ottenere un brodo ricco e saporito grazie alla carne messa in partenza che rilascia le sue proprietà nell'acqua, e una carne ancora saporita e morbida grazie alle parti aggiunte successivamente che mantengono le loro proprietà nutritive.
(Mamma docet!:)
Se non avete una pentola a pressione, è necessario che il brodo resti in cottura per almeno un'ora.

Una volta cotto ho lasciato il brodo a raffreddare (il mio era quello avanzato dal famoso tagliolino.. :) e a parte ho disossato tutta la carne passandola poi al mixer con un paio di cucchiai di brodo e ho diviso il composto in due parti (di cosa ne è stato della seconda parte ve lo racconto nella seconda puntata!;)

Una volta freddo, sia il brodo che il composto di carne, ho preso una delle due parti del composto e l'ho unito al brodo per insaporirlo ulteriormente.
Poi ho riempito le formine per il ghiaccio e l'ho messo in congelatore a rapprendersi.

Questo sistema vi garantisce di avere sempre pronta la vostra riserva di brodo: basterà aggiungere qualche cubetto in un pentolino di acqua calda per ottenere un brodo buono e salutare, nonchè veloce.
Perfetto per queste fredde, freddissime serate milanesi!

martedì 18 gennaio 2011

Cuori di canederli fiammeggianti

  

Si sono spese milioni di parole sul colore rosso: amore, passione, sangue, fuoco, ecc, ecc...
Io il rosso l'altro giorno me lo sono mangiato! 
Sì, perchè è solo il secondo contest a cui partecipo, ma proprio non potevo evitarlo, mi sembrava troppo intrigante! :)
Mi spiego: la cuochina sopraffina, blog che seguo con una certa regolarità (il link lo trovate anche nella colonna di sinistra), ha deciso di organizzare un contest molto colorato tutto dedicato a San Valentino, data di conclusione della gara. 
La regola base di Rosso Sopraffino (questo il nome del contest) è di cucinare una ricetta in cui il rosso fosse il colore predominante. (Geniale!)
Ora, si sa che io amo i colori e si sa anche (e se non si sa, ve lo dico io!) che proprio il rosso è uno dei miei colori preferiti (oltre al verde), per cui non sarebbe stata ovvia la mia assenza dalle scene di questo contest! :)

Appena letto il post sull'apertura di Rosso Sopraffino, infatti, la mia mente ha iniziato a brulicare di idee (più o meno malsane..) per stupire e affascinare, ma che poi non si rivelassero una ciofeca in cucina. 

Ed ecco quello che ne è venuto fuori. 
Ad Andrea la parola per stabilire se di ciofeca si è trattato oppure no.
Io dico di no! ;)


Cuori di canerli fiammeggianti

100 gr di pane raffermo tagliato a tocchetti
1 uovo
150gr di latte
1 bicchiere di pan grattato (più o meno)
salsiccia stagionata tagliata a tocchetti
salsa o polpa di pomodoro
1 spicchio d'aglio
sale

Prima della cottura
Il procedimento è quello classico dei canederli, quindi: mettere il pane in una ciotola capiente e versarvi sopra il latte bollente. Lasciare riposare 10 minuti. 
Nel frattempo far rosolare leggermente l'aglio e aggiungere la salsa di pomodoro. Salare e lasciar cuocere il tempo necessario finchè il sugo non sia pronto.

Amalgamare bene con le mani l'impasto con il pane e aggiungere un pizzico di sale, la salsiccia, l'uovo, 3 o 4 cucchiai di salsa di sugo e il pan grattato (fino al raggiungimento della giusta consistenza).
L'impasto dovrà essere sodo e ben lavorabile.
Con le mani bagnate, prelevare delle palline di impasto (dal diametro approssimativo di 5 o 6 cm) e, dopo averlo allungato da una parte (a forma di goccia, per intenderci), incidere, con l'aiuto di un coltello, la parte più larga modellando l'impasto a forma di cuore.
Una volta preparatoi tutti i cuoricini, farli bollire per 3 minuti in acqua salata, scolarli con una schiumarola e condirli con il sugo.



sabato 15 gennaio 2011

The dark cake


Ma anche il resto del mondo è avvolto dall'ovatta (dicesi nebbia) come noi?!?!
Potrebbero essere le 10 del mattino o le 4 del pomeriggio, non si distingue... Che tragedia..
Ciondolo ancora in pigiama, ignorando i buoni propositi della mattinata dedicati ad una giornata piena e attiva. Beh, ho riordinato l'armadio e la maggior parte dei cassetti insieme ad Andrea, ma arrivata sul punto di decidere se uscire o no, ho pensato: "Ok, è ora di fare merenda!" :)
Sì, perchè nonostante sia in un regime di dieta soft (per così dire!), ieri ho perparato un dolce-non-dolce per fare colazione che è perfetto anche come merenda-senza-eccessivi-sensi-di-colpa.
E quindi eccomi, seduta davanti al pc, mentre Andrea sceglie un film da guardare spaparanzati sul divano in questa atmosfera irreale.
Sorseggio il mio caffè americano e addento una fetta di torta soffice, dal sapore amarognolo tipico di un pezzo di cioccolato fondente al 80%.
Buona da mangiare così, amara e decisa, ma ottima anche con un velo di marmellata (magari alle prugne) che ne addolcisce e profuma l'essenza!

The dark cake

200gr di farina
100 gr di cacao amaro
70gr di zucchero
1 bustina di lievito
1/2 cucchiaino di bicarbonato
300 ml di latte

Mescolare insieme tutti gli ingredienti (aggiungendo il latte come ultimo elemento) fino ad ottenere una crema liscia e densa. Se necessario aggiungere latte.
Versare il composto in una teglii di circa 30 cm di diametro (la mia era tonda, ma va benissimo anche di altre forme...regolatevi un po' voi sulla misura necessaria!) e aggiungere, prima di mettere in forno, una spolverata di zucchero semolato.
Infornare a 180° per 35 minuti con forno ventilato.

martedì 11 gennaio 2011

Tradizione+nostalgia= baccalà con patate (piccante!)

Chi mi conosce bene (ma proprio bene!), sa che tutta la patina di "anticonformismo" su alcune questioni più o meno vitali, nasconde un mio assoluto attaccamento alle tradizioni. 
 
Detto così forse suona male, ma effettivamente, sopratutto se lontana dal luogo in cui la tradizione è radicata, mi viene una gran voglia di seguirla a tutti i costi, forse per avvicinare un po' tutti i posti e le persone a cui sono affezionata...

A chi, come me, è capitato di fare delle scelte che si sono realizzate in uno spostamento fisico incittà, regioni, stati diversi da quelli di partenza, per periodi più o meno lunghi, sarà di sicuro capitato anche di essere assaliti da attimi di nostalgia che sembrano avere consolazione solo nella riproduzione di abitudini tipiche del luogo lontano.

Ecco, a me capitava piuttosto spesso fino a non molto tempo fa!  Il guaio non è tanto essere un'eterna emigrante, ma semmai il dover convivere con la presenza costante di quella sensazione di malinconia nostalgica di qualcosa che avevi e che non hai più per ovvie scelte di campo. 

Fortunatamente oggi, con la mente impegnatissima a progettare il mio futuro, non ho tempo di pensare troppo al passato, ma ci sono alcune cose che periodicamente si ripropongono, come ormai tradizionali, nel corso degli anni.
Non penso che potrà passare mai Natale senza Presepe, luglio o agosto senza Palio di Siena, Ottobre o Novembre senza almeno una menzione ad Halloween (quello vero!) o al Giorno del ringraziamento o  dicembre senza Fiera dell'Artigianato... Mi spiego?

Ora, essendo stato quest'anno il primo (probabilmente di una lunga serie..) in cui non ho trascorso il Natale al paese con la mia famiglia (è andato benissimo lo stesso, intendiamoci! ), ho particolarmente avvertito il richiamo delle tradizioni e per i preparativi dedicati alla cena del 24 (peraltro decisivi perchè interamente in mano mia!) e mi sono lanciata nella ricerca di ricette tradizionali (sarebbe a dire, ho tenuto mia madre ore al telefono..) che mi facessero sentire il più possibile l'aria di casa.. 

Non ho la mano di mia mamma in cucina, ovviamente, ma sono stata piuttosto soddisfatta del risultato (ahimè, non documentato...vi dovete fidare! :)

Tanto perchè lo sappiate, il menu era così composto:
Antipasto: Involtini di spatola con olive nere e capperi, tartine con burro e caviale, zucca gratinata al pepe rosa, insalatina di orata, arance e noci.
Primo: spaghetti alle vongole (che da me sarebbero stati allo stoccafisso, ma sono stati modificati per...esigenze di copione!)
Secondo: Bocconcini di baccalà fritto.
Contorno: Insalata di broccoli neri e insalata di zucca all'aceto di vino rosso.
Il tutto accompagnato dalle tipicissime "Vecchiarelle" (per usare un nome italianizzato di alcune frittelle che rendono davvero bene solo con il nome dialettale!) che sarebbero delle frittelle fatte con un impasto simile a quello della pizza, ma più morbido ed elastico.
Frutta secca, lichees e gli assolutamente immancabili "Cannarituli" al mosto cotto!


Una cena che ricorderò perchè era la prima cena natalizia interamente realizzata da me, perchè era il primo Natale fuori casa e perchè, onestamente, è riuscita davvero bene, e mi sembrava importante documentarlo qui! :)

Ok, ok, non vi lascio proprio senza ricette! Solo una però, ovviamente nel segno della più assoluta tradizione del mio paesello, fatta eccezione, forse, per il procedimento di preparazione (più semplice e leggero di quello classico!) Grazie a zia Mea per il consiglio.
Riuscitissimo! :)

Baccalà con patate

Un pezzo di baccalà già ammorbidito
4 o 5 patate
Un peperone secco
Mezza cipolla
Paprika piccante
Un cucchiaio di olio

Tagliare la cipolla grossolanamente e metterla (senza olio) in una padella dai bordi alti contemporaneamente al baccalà tagliato a pezzi, le patate tagliate a rondelle, un paio di bicchieri d'acqua e  il peperone secco.
Coprire e lasciare cuocere fino a che non raggiungerà la cottura e la consistenza (più o meno liquida) desiderata.
Aggiungere la paprika (a piacimento), un cucchiaio di olio a crudo e servire.

Nota: assaggiate sempre prima di salare perchè il baccalà spesso porta già sufficiente sapore al piatto!



domenica 9 gennaio 2011

Serpentelli in brodo



Sgranocchiando un Cantuccino senese accompagnato da un luuuungo caffè americano, mi decido finalmente ad inaugurare il 2011 con un post culinario.
Niente di festaiolo, colorato o accattivante, premetto!
Il motivo è ovvio: a feste concluse e lipidi ben assorbiti, forse è il caso di alleggerirsi un po'..(mai troppo però, arriverà sicuramente qualche ricettina stuzzicante e per niente ipocalorica più avanti! :)
Semmai la cosa curiosa è che io questo piatto l'ho fatto prima delle feste, forse ad intuizione di ciò che mi aspettava.. :)
Ma per ora eccoci qua, con un piatto seeeemplice semplice (che di più non si può!), di quelli caldi caldi, adatti per una giornata invernale grigia e piovigginosa in cui, magari, non si hanno a casa molti ingredienti (!) e nemmeno tanta volgia di uscire per recuperarli.

Ecco, qualche settimana fa, ancora attiva in uno strascico di 2010, sono rimarta a casa in un giorno di ferie che, passata la tristezza per il clima esterno, è stato tutto impiegato ad infornare e sfornare idee per i regalini di Natale.
A quel punto, oltre al problema per gli ingredienti scarseggianti nel frigo, si è aggiunta un'altra questione: mi serviva un piatto veloce veloce, che soddisfacesse il mio gusto (cibi veloci sì, ma mai sia mangiare cose a caso! Mi rovinerebbe l'umore dell'intera giornata!) e non mi distraesse troppo dall'attività frenetica del pre-Natale. E siccome, se c'è una cosa che mi riesce bene (e nella quale sono discretamente veloce, modestamente! :) è la pasta fatta in casa, ecco che mi sono inventata su due piedi un primo rapido (per chiunque, non solo per chi sa fare la pasta in casa, giuro!) che fosse anche caldo, poco calorico e gustoso al punto giusto!



Serpentelli in brodo

Farina
acqua
dado vegetale

Dunque, io generalmente vado abbastanza ad occhio in questo tipo di preparazioni (mia mamma mi sgrida ancora per questo!:) per cui in questo caso, porzione per una persona, ho misurato 2 pugni di farina e una tazzina da caffè colma d'acqua.
Ho aggiunto l'acqua alla farina un po' alla volta in modo da valutare se ne servisse di più o di meno (la pasta deve avere una consistenza morbida ed elastica, ma non deve appiccicarsi alle mani) e aggiustare l'impasto con più farina o più acqua in base alla consistenza (se appiccicoso, aggiungere farina, se troppo solido, aggiungere acqua).
Poi ho allungato l'impasto formando tanti piccoli serpentelli (qui la dimensione la decidete voi, i miei erano più o meno di 7 cm l'uno).
Poi li metto nel brodo che nel frattempo era giunto a bollore (il brodo era fatto semplicemente di acqua e dado vegetale) e li ho fatti cuocere per 2-3 minuti, impiattandoli ovviamente senza scolarli in modo da averli brodosi (ma va?!).
 Certo che se avessi avuto il brodo di carne (quello vero!) l'avrei preferito, ma in mancanza anche il dado, nel mio caso vegetale, ha raggiunto degnamente l'obiettivo! :)

giovedì 6 gennaio 2011

Uno sguardo indietro e un passo avanti..

Con la fine del 2010, anno pieno zeppo di cose, sembra essersi dissolto anche il mio blog, o almeno il tempo che dovrei dedicargli. In queste vacanze ho fatto in tempo giusto a fare un mini salutino (senza ricette, per giunta!) il 25, dopodichè...puf!
Presa da un giochino stupido (ma divertentissimo!) per Pc che mi ha istallato gentilmente il mio ragazzo e che sta funzionando perfettamente come svuota-testa e spacca-schiena, presa dall'arrivo, la permanenza e la ripartenza dei miei genitori che come un soffio sono venuti a soffrire il freddo in una Milano gelida pur di vedermi, e completamente rapita dalle lucine scintillanti che illuminano le feste...ho completamente perso la cognizione del tempo e dello spazio ritrovandomi improvvisamente nel 2011 in uno stato di leggero spaesamento.

Avrei forse dovuto mettere da parte un minutino di tempo per guardarmi indietro, sbirciare nel 2010 proprio mentre finiva...ma tanto non ne avrei rallentato la scomparsa, per cui tanto vale farlo ora, a mente fresca e già completamente infilata nel nuovo anno.
In una prima immagine a caldo, leggermente sfuocata, il 2010 mi sembra sia stato un anno pieno, soddisfacente, con un sacco di novità nelle tasche...ci ripenso, e mi viene un sorriso...
Ho deciso di sposarmi (beh, non l'ho deciso proprio da sola!), cosa che mi ha messo una certa adrenalina in corpo in effetti! Poi sono stata a casa (dovevo pur dare la notizia, no?!) e poi in Scozia, tra pecore morbide e persone super gentili! A settembre sono partiti i "veri" preparativi per le nozze...chiesa, ristorante, vestito...ma  c'è ancora un bel po' di work in progress. 
Anche il blog è nato l'anno scorso, ad ottobre, tra una mescolanza di idee diverse che con il web non c'entravano niente (vedi organizzazione cantina casa di Andrea!:) e poi 2 settimane fa l'apertura di un'altro blog(Follow Me Out), una specie di distaccamento di Zenzero e Caffè per ora, ma che punta a viaggiare in parallelo su un binario un tantino diverso (l'esterno e non l'interno della mia cucina!:)

Beh, insomma, è passato e ora siamo qua. Nel 2011. Gennaio per la precisione. Con in mano la necessità perenne di stare a dieta, due blog culinari da gestire (e sopratutto alimentare!) e 4 mesi di spazio tra me e il mio matrimonio...

A conti fatti, non male! Si è chiuso un anno di decisioni, se ne apre uno di progetti e di cambiamenti, interessante prospettiva!
A questo punto mi resta solo di trovare del tempo per cucinare... :)

A presto, promesso! :)