Chi mi conosce bene (ma proprio bene!), sa che tutta la patina di "anticonformismo" su alcune questioni più o meno vitali, nasconde un mio assoluto attaccamento alle tradizioni.
Detto così forse suona male, ma effettivamente, sopratutto se lontana dal luogo in cui la tradizione è radicata, mi viene una gran voglia di seguirla a tutti i costi, forse per avvicinare un po' tutti i posti e le persone a cui sono affezionata...
A chi, come me, è capitato di fare delle scelte che si sono realizzate in uno spostamento fisico incittà, regioni, stati diversi da quelli di partenza, per periodi più o meno lunghi, sarà di sicuro capitato anche di essere assaliti da attimi di nostalgia che sembrano avere consolazione solo nella riproduzione di abitudini tipiche del luogo lontano.
Ecco, a me capitava piuttosto spesso fino a non molto tempo fa! Il guaio non è tanto essere un'eterna emigrante, ma semmai il dover convivere con la presenza costante di quella sensazione di malinconia nostalgica di qualcosa che avevi e che non hai più per ovvie scelte di campo.
Non penso che potrà passare mai Natale senza Presepe, luglio o agosto senza Palio di Siena, Ottobre o Novembre senza almeno una menzione ad Halloween (quello vero!) o al Giorno del ringraziamento o dicembre senza Fiera dell'Artigianato... Mi spiego?
Non ho la mano di mia mamma in cucina, ovviamente, ma sono stata piuttosto soddisfatta del risultato (ahimè, non documentato...vi dovete fidare! :)
Tanto perchè lo sappiate, il menu era così composto:
Antipasto: Involtini di spatola con olive nere e capperi, tartine con burro e caviale, zucca gratinata al pepe rosa, insalatina di orata, arance e noci.
Primo: spaghetti alle vongole (che da me sarebbero stati allo stoccafisso, ma sono stati modificati per...esigenze di copione!)
Secondo: Bocconcini di baccalà fritto.
Contorno: Insalata di broccoli neri e insalata di zucca all'aceto di vino rosso.
Frutta secca, lichees e gli assolutamente immancabili "Cannarituli" al mosto cotto!
Una cena che ricorderò perchè era la prima cena natalizia interamente realizzata da me, perchè era il primo Natale fuori casa e perchè, onestamente, è riuscita davvero bene, e mi sembrava importante documentarlo qui! :)
Ok, ok, non vi lascio proprio senza ricette! Solo una però, ovviamente nel segno della più assoluta tradizione del mio paesello, fatta eccezione, forse, per il procedimento di preparazione (più semplice e leggero di quello classico!) Grazie a zia Mea per il consiglio.
Riuscitissimo! :)
Riuscitissimo! :)
Un pezzo di baccalà già ammorbidito
4 o 5 patate
Un peperone secco
Mezza cipolla
Paprika piccante
Un cucchiaio di olio
Tagliare la cipolla grossolanamente e metterla (senza olio) in una padella dai bordi alti contemporaneamente al baccalà tagliato a pezzi, le patate tagliate a rondelle, un paio di bicchieri d'acqua e il peperone secco.
Coprire e lasciare cuocere fino a che non raggiungerà la cottura e la consistenza (più o meno liquida) desiderata.
Aggiungere la paprika (a piacimento), un cucchiaio di olio a crudo e servire.
Nota: assaggiate sempre prima di salare perchè il baccalà spesso porta già sufficiente sapore al piatto!
Un peperone secco
Mezza cipolla
Paprika piccante
Un cucchiaio di olio
Tagliare la cipolla grossolanamente e metterla (senza olio) in una padella dai bordi alti contemporaneamente al baccalà tagliato a pezzi, le patate tagliate a rondelle, un paio di bicchieri d'acqua e il peperone secco.
Coprire e lasciare cuocere fino a che non raggiungerà la cottura e la consistenza (più o meno liquida) desiderata.
Aggiungere la paprika (a piacimento), un cucchiaio di olio a crudo e servire.
Nota: assaggiate sempre prima di salare perchè il baccalà spesso porta già sufficiente sapore al piatto!
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