venerdì 24 aprile 2020

Biscotti riciclo: come ti trasformo i cereali da colazione.


Dieta. Che parola sventurata! Cinque semplici lettere che hanno un significato semplice, lineare, quasi banale (Wikipedia cita: " La parola dieta, dal latino diaeta, a sua volta dal greco δίαιταdìaita, «stile di vita», in particolar modo nei confronti dell'assunzione di cibo..").
Ma è questo che vi viene in mente se la sentite?
A me personalmente no, assolutamente no!
La prima cosa che mi viene in mente sentendo la parola dieta è "tristezza", seguita a ruota da privazione, sacrificio, ansia.
Nel tempo, infatti, abbiamo caricato questa parola di contenuti extra, per così dire. E' stata associata a regimi alimentari, spesso rigidissimi, per poter perdere peso e lì è rimasta, per cui credo che nessuno ormai la intenda, se non a seguito di dovuto ragionamento, per quel che realmente è.
In questi giorni di fermo poi, è diventata uno spauracchio ancora maggiore perchè sottolinea la necessità di non prendere la residenza davanti il frigorifero avendo anche ridotto ai minimi storici l'attività fisica, e bacchetta quelli che, come me, cucinano h 24 sperimentando le ricette più disparate, anche quelle sepolte nei cassetti.
E quindi che si fa?
Oh, bella domanda! Non lo so, o meglio vi dico che faccio io e poi vedete voi..
Provo a cambiare sfida: non più solo confrontarmi con ricette articolate o dimenticate, a prescindere dai loro ingredienti, ma provare a focalizzarmi su preparazioni buone e con più "senza possibili".
Mi spiego: l'obiettivo è scovare, inventare, ripensare piatti che siano saporiti e soddisfacenti pur riducendone il più possibile gli ingredienti.
E così via alle sostituzioni: olio al posto del burro, ricotta al posto delle uova, frutta disidratata al posto dello zucchero, latte vegetale al posto del latte vaccino...e via dicendo cercando di togliere il toglibile, ma senza perderci troppo in gusto.
Ma da dove sbuca questa filosofia? Diciamo che, devo essere onesta, e dirvi che la mia forza di volontà non è proprio delle più stoiche, per cui in realtà per poter seguire una dieta (nel senso originario del termine) senza spaventarmi troppo della parola in sè, ho riscoperto una nutrizionista che sul vero significato di questa parola ha fondato tutto il suo lavoro.
Sentirla sottolineare l'importanza del piacere del cibo e del cibo come equilibrio, non come tabù, è decisamente confortante.
Lo faccio rientrare tra i consigli da quarantena, si chiama Cristina e vi lascio i riferimenti della sua pagina FB o del suo profilo Instagram, di certo non le dispiacerà se andate a sbirciare che cosa fa. ;)

E questi biscotti? Rientrano tra gli esperimenti che, in questo caso, toglie per riciclare. Perchè chiaramente ogni ricetta risponde ad un'esigenza: coccola dolce, colazione per i bambini, pranzo veloce, cena light...ad ognuno il suo.
In questo caso l'esigenza primaria era: riciclo cereali da colazione e colazione dei bambini, ma il risultato, secondo me, strizza l'occhio al "senza troppo sbattimento" e "non troppi sensi di colpa".

Biscotti riciclo con i cereali da colazione

300 gr di cereali al cioccolato
300 gr di farina 00
2 uova
90 gr di olio di mais
100 gr di zucchero di canna
1/2 bustina di lievito per dolci
1/2 bicchiere di latte

Iniziate tritando finemente i cereali in modo da renderli quasi una farina, poi aggiungete tutti gli altri ingredienti secchi e mescolateli tra di loro.
Integrate con le uova, l'olio e il latte (regolate la quantità del latte da utilizzare in base alla consistenza ottenuta...deve essere una sorta di pasta frolla grezza)
Formate una palla quanto più possibile omogenea, avvolgetela nella pellicola e mettetela in frigo per almeno una mezz'ora.
Trascorso questo tempo, prelevate dall'impasto la quantità necessaria a formare delle palline da 5 cm di diametro circa, e schiacciatele disponendole su una teglia ricoperta da carta forno.
Io le ho private del centro per dare loro la forma di piccole ciambelline.
Infornate a 180° in forno caldo per una decina di minuti.
Non preoccupatevi se vi sembreranno morbidi perchè una volta raffreddati e conservati in un contenitore ermetico, saranno perfettamente friabili e croccanti!

1 commento:

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